Seminario – pinacoteca – storia

La Pinacoteca del Seminario è in massima parte costituita da opere appartenute un tempo alla famiglia Silvestri di Rovigo: la collezione di famiglia era costituita nella sua interezza di oltre duecento opere. Il conte Girolamo Silvestri e il card. Pietro Silvestri, ultimi discendenti della nobile famiglia rodigina, lasciarono la collezione di famiglia in comproprietà all’Accademia dei Concordi e al Seminario Vescovile.
Nel 1877 il Comune (cui l’Accademia era legata già dal 1836) e il Seminario si accordavano per dividere la collezione in due parti che fossero in piena proprietà dei rispettivi enti: al Seminario toccarono in sorte le opere inventariate con numero pari.
Il testamento del conte Girolamo risale al 1869; egli morì poi nel 1874. Il testamento del card. Pietro risale al 1871; questi morì nel 1875.
All’inizio del secolo XX il Soprintendente ai musei e alle gallerie del Veneto proponeva un affidamento della parte della collezione in proprietà del Seminario all’Accademia, al fine di rendere le opere meglio fruibili. In realtà questa riunificazione spaziale non si realizzò mai, soprattutto dopo lo scoppio del primo conflitto mondiale. Durante la seconda guerra mondiale la Soprintendenza prese in consegna ventiquattro dipinti della collezione ponendoli al riparo dai pericoli nella basilica di Sant’Antonio a Padova. Furono restituiti in due momenti, nel 1946 e 1948, dopo l’esposizione a Venezia nell’ambito di due importanti mostre allestite nel 1945 e nel 1946.
Nel 1966 il Seminario si trasferì nella grande sede appositamente costruita alla periferia della città (viale Tre Martiri). Furono esposti un centinaio di dipinti, gli altri furono invece collocati in un salone di deposito, dove trovarono posto anche tele appartenenti a chiese della diocesi. La Pinacoteca era aperta al pubblico. Nel 1976 il Seminario si trasferiva nei locali del collegio “Angelo Custode”; si dovette attendere il 1982 perché la Pinacoteca fosse temporaneamente affidata all’Accademia dei Concordi. Nei saloni del terzo piano dell’Accademia furono esposti i dipinti che erano stati esposti in Seminario. Essi tornavano quindi ad essere riunificati spazialmente a quelli della collezione originaria.
(Cf A. Romagnolo – P. L. Fantelli, La Pinacoteca del Seminario Vescovile di Rovigo. Catalogo, Rovigo 2001)

 

A tutt’oggi la pinacoteca del Seminario Vescovile, sempre affidata alle cure dell’Accademia dei Concordi, è parte esposta, parte depositata presso i locali rinnovati di Palzzo Roverella, in piazza Vittorio Emanuele (tel. 0425.460093, www.palazzoroverella.com).